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Il villaggio di Ofelon apre i suoi confini – Intervista a Giacinto Sabellotti

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Giacinto Sabellotti

Il progetto Ofelon continua il suo percorso “a piccoli passi” e si arricchisce di un nuovo strumento. Abbiamo intervistato Giacinto Sabellotti, ideatore e fondatore de “Il villaggio di Ofelon” e autore – insieme a Riccardo Sabellotti – del libro “A piccoli passi. Percorso di riflessione“.

A un anno e mezzo dalla nascita del Villaggio di Ofelon e a meno di un anno dalla pubblicazione del blook “A piccoli passi”, il progetto Ofelon compie un altro fondamentale passaggio. Di cosa si tratta?

Dopo aver definito i quattro problemi radice dell’ignoranza, della disinformazione, della frammentazione sociale e dell’assenza di democrazia, cioè i quattro problemi fondamentali da cui discendono tutti gli altri, e dopo aver affermato che bisogna cercare di estirparli contemporaneamente per affrontarli con efficacia, crediamo che un social network sia un ottimo mezzo per iniziare il nostro percorso verso tale ambizioso obiettivo.

Perché si è scelto di utilizzare come mezzo proprio un social network?

Basandoci sui concetti di partecipazione e condivisione, riteniamo i social network dei formidabili strumenti. Un social network permette infatti di conoscere nuove persone, creare con esse dei gruppi tematici, scambiare informazioni, imparare nuovi concetti, permette insomma di imparare ad autogestire la propria formazione insieme alle persone che abbiamo scelto. Sottolineiamo che si tratta di strumenti, di per se né buoni né cattivi, sta a noi sfruttarli al meglio nelle loro enormi potenzialità.

Crede che un sito di condivisione e partecipazione come Ofelon Network sia utile a convogliare energie per la soluzione di questi problemi?

Viviamo in un mondo in cui possiamo disporre di una quantità e qualità formidabile di fonti di energia, ma sprechiamo colpevolmente quantità incalcolabili di queste risorse. Tuttavia, la prima risorsa in assoluto che sprechiamo è la cultura. La cultura è senz’altro la nostra risorsa principale e mai nella storia abbiamo avuto a disposizione un così alto numero di laureati, diplomati e in genere di alfabetizzati i quali, solo un secolo fa, erano una minoranza. Avere maggiori e diffuse conoscenze significa poter disporre di maggiori e diversificati strumenti per risolvere i problemi e un numero crescente di problemi risolti dovrebbe essere direttamente proporzionale al miglioramento della qualità della vita. Purtroppo invece la qualità della vita è generalmente in caduta libera e ciò è indice che tali eccezionali risorse culturali vengono colpevolmente sprecate per mancanza dei giusti modelli organizzativi.

E che cosa potrebbe fare Ofelon per convogliare queste “risorse energetiche” in un modello organizzativo efficace?

Coloro che cercano di colmare questa lacuna tentano di organizzarsi in associazioni, movimenti, comitati di vario genere che spesso però incontrano grandi difficoltà a gestire in modo fluido le proprie attività, a farsi conoscere e a condividere le proprie conoscenze ed esperienze. Questo nuovo network è stato creato nell’intento di dare un contributo a tali associazioni per svolgere più proficuamente le rispettive attività e dare loro lo spunto per una nuova sinergia. Insomma, il nostro social network è uno spazio aperto per il mondo dell’associazionismo, in cui le associazioni possono farsi conoscere, condividere le proprie attività ed esperienze. Il network è inserito nel più ampio progetto Ofelon, sempre secondo la filosofia dei piccoli passi, ricordando che i piccoli passi non è detto che non siano molto veloci.

Ci sono dei modelli a cui si è ispirato?

Tanti esempi ci vengono proprio dal mondo dell’informatica, tutti conoscono Linux, Open office e Wikipedia che spesso vengono però visti come formidabili fenomeni di partecipazione e condivisione d’oltreoceano, lontani dalla nostra realtà, ma a queste persone consiglio di visitare il vostro sito di Liber Liber presente da circa quindici anni, ideato, gestito e implementato da italiani. Vedere che simili iniziative non solo sono possibili anche da noi, ma rappresentano un modello internazionale, avvicinerà sicuramente molti italiani a questa nuova, inarrestabile e necessaria cultura. Siete tutti invitati su Ofelon Network, a cominciare dagli amici di Liber Liber.


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